Come fare un buon impianto.
A) Il clima.
Prima di tutto bisogna tener presente che non conviene fare un oliveto dove la temperatura scende spesso al di sotto dei – 10° e/o dove c’è umidità elevata dovuta a frequenti piogge o, ancor peggio, a frequenti nebbie.
Esclusi questi due fattori, le piante di olivo si ambientano bene in tutte le altre zone d’Italia. E’ una piante che tollera molto bene i terreni che vanno dal sub-acido all’alcalino.
Occorre stare attenti ai terreni dove l’acqua ristagna. Questo può provocare asfissia radicale e quindi deperimento delle piante.
In ogni caso, prima di effettuare una piantagione, è necessaruio fare uno scasso di tutto il terreno ad una profondità di 80-120 cm. Se il terreno ha poco drenaggio perché è molto compatto, per facilitare lo scolo delle acque, fare un drenaggio con pietre o con tubi di cemento o fare lateralmente alle piante dei fossetti per lo scolo delle acque stagnanti
B) Scelta delle varietà.
Olivi da tavola: in caso di acquisti notevoli di questo tipo di piante, è bene considerare che ci siano nelle vicinanze stabilimenti che ritirino detto tipo di piante.
Olivi di duplice attitudine: vanno bene come produzione di olive da tavola e contemporaneamente hanno una buona resa in olio. E’ un compromesso che non dà le migliori caratteristiche né dell’una né dell’altra tipologia.
Olivi da olio: per olivi destinati alla produzione di olio. Considerare varietà con buona produzione e che sia costante tutti gli anni, cercare piante che abbiano buona resa in olio e nei climi più rigidi (Italia del nord in particolare) piante mediamente o molto resistenti al freddo. Inoltre occorre documentarsi se la zona ricade nell’ambito di una certificazione (es. IGP: Indicazione Geografica Protetta, o DOP: Denominazione di Origine Protetta). In questo caso devono essere seguite le direttive dei vari disciplinari di produzione.
Occorre anche tener presente che molte varietà, essendo autosterili, hanno bisogno di impollinatori o di altre particolari varietà che permettono una fecondazione incrociata dando luogo ad una eccellente produzione di olive.
Come ulteriore suggerimento, per facilitare il conteggio delle piante occorrenti per un ettaro di terreno, riportiamo di seguito una tabellina dove il primo numero indica la distanza fra le piante nella file ed il secondo numero indica la distanza fra le file.
Per svariati motivi, si consiglia in caso di raccolta meccanica una distanza tra pianta e pianta non inferiore ai 4 metri e una distanza tra fila e fila ai 5 metri. Cosi facendo viene facilitato il passaggio dei mezzi meccanici per la lavorazione del terreno.
Per ulteriori e più particolari informazioni, non esitate a contattarci via e-mail o meglio al 338/9387201 ore 8-13 oppure 15-19. Vi risponderemo quanto prima.
PIANTE NECESSARIE PER UN ETTARO DI TERRENO
Distanza fra le piante | Distranza fra le file | Piante / ettaro (circa) | |
3 | X | 3 | 1.115 |
3 | X | 4 | 835 |
3 | X | 5 | 670 |
3 | X | 6 | 555 |
4 | X | 4 | 630 |
4 | X | 5 | 500 |
4 | X | 6 | 420 |
4 | X | 7 | 360 |
5 | X | 5 | 400 |
5 | X | 6 | 335 |
5 | X | 7 | 285 |
6 | X | 6 | 275 |